Riconfermare e rigenerare il servizio alla Vita - Assemblea annuale 2020

Domenica mattina 11 ottobre 2020 ci siamo incontrati nell’assemblea annuale di Uniti per la Vita Treviso a Santa Maria Ausiliatrice, in una ampia sala della parrocchia.

I vincoli della pandemia ci hanno obbligato a tenere le mascherina e a restare seduti un po’ distanziati l’uno dall’altro, ma non ci hanno impedito, grazie a Dio, di incontrarci, di confrontarci, e di rinnovare il nostro impegno a difesa della Vita e del più debole fra i deboli, il concepito, come ben suggerito dal titolo dell’Assemblea: “Riconfermare e rigenerare il servizio alla Vita”.
Il desiderio di incontrarci è stato ben testimoniato anche dal numero di soci fisicamente presenti, quasi quaranta, più dell’anno scorso.

Dopo i saluti della Presidente Cristina Guarnieri e l’apertura dei lavori dell’Assemblea da parte del Vicepresidente Davide Bellacicco, ha portato i suoi saluti all’Assemblea il dott. Giuseppe Grande, Dirigente medico presso l’Ulss 2 Treviso e Segretario Generale del Movimento per la Vita Nazionale; il dott. Grande si è felicitato per la crescita della nostra associazione, e ci ha invitato a proseguire ad investire in qualità, comunicazione e formazione.

La Presidente Guarnieri ha quindi illustrato all’Assemblea il grande sforzo fatto dall’Associazione per continuare a servire la Vita nonostante i grandi limiti imposti dalla crisi da Covid-19, ed in particolare le azioni realizzate per consentire ai volontari di operare in sicurezza, ma anche gli eventi provvidenziali che hanno caratterizzato questi mesi, con l’ingresso di nuovi volontari, l’attività dei giovani associati, ed alcune collaborazioni e donazioni inaspettate.

La Presidente Guarnieri ha anche ricordato che durante il 2020 il quadro giuridico relativo alla protezione della Vita ha visto un risultato positivo in Regione Veneto, con l’approvazione della Legge Regionale n. 20 del 28 maggio 2020 denominata Interventi a sostegno della famiglia e della natalità, ed un passaggio radicalmente negativo a livello statale, con la pubblicazione il 12 agosto 2020 della Circolare del Ministero della Salute avente ad oggetto Aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine”, che consentono ora l’aborto con metodo farmacologico fino a 9 settimane compiute di età gestazionale in modalità ambulatoriale, e pertanto senza ricovero, con la conseguenza di ulteriori rischi ed ulteriore solitudine della donna.

Un altro pesante intervento del legislatore in danno in questo caso della famiglia, ha ricordato la Presidente Guarnieri, è costituito dal progetto di legge che porta il nome del deputato del Partito Democratico (PD) Alessandro Zan, poi approvato alla Camera il 4 novembre scorso, che comporta una grave restrizione ai diritti civili ed alle libertà politiche fondamentali di chi ritiene che la legge debba garantire ai bambini il diritto ad una mamma ed un papà, così come la libertà dei genitori e di altre agenzie educative di insegnare che la sofferenza che a volte si fa strada nel vissuto di chi prova attrazione verso persone dello stesso sesso non è dovuta ad una presunta omofobia introiettata, quanto piuttosto al fatto che tale esperienza contraddice il progetto di vita implicito nell’identità biologica dell’essere maschio o femmina.

L’Assemblea è poi proseguita con un lavoro di gruppo importante, che ha permesso a molti soci di conoscersi per la prima volta, e di condividere le ragioni del proprio impegno per la Vita.

La Presidente Guarnieri ha introdotto il lavoro di gruppo richiamando i concetti di Valori, Missione e Visione; l’Assemblea si è quindi divisa in gruppi formati da cinque/ sei soci che hanno riflettuto sui valori che hanno portato ciascuno ad avvicinarsi all’Associazione, sugli obiettivi possibili per l’Associazione, sui mezzi e sui percorsi utili per conseguire tali obiettivi.

I risultati del lavoro riportato dai gruppi in Assemblea hanno permesso di evidenziare come vi siano a fondamento del supporto dei soci e dei volontari all’Associazione alcuni valori fondamentali: l’empatia verso i più deboli, la famiglia e i figli, il valore dello stare assieme, l’idea che l’intangibilità e il valore della vita umana sia il fondamento di ogni altro diritto e di ogni altra libertà.

Fra gli obiettivi da raggiungere i soci hanno evidenziato in particolare la partecipazione attiva delle mamme, l’importanza di conoscere di più come è pensato il maternage in altre culture, la necessità di individuare modi sempre nuovi per agganciare le madri a rischio di aborto già dalle prime fasi della gravidanza, tornare a sviluppare una concezione anche spirituale e non solo biologica e psicologica sia del concepimento che della maternità.
I percorsi e le azioni strategiche che hanno riscosso il maggior consenso fra i soci sono stati quelli improntati alla formazione, sia linguistica che alla maternità, delle donne con cui l’Associazione entra in contatto, ma anche alla necessità di divulgare i valori e il lavoro dell’associazione in taluni ambiti in cui la conoscenza si dà quasi per scontata ma non lo è, come ad esempio i catechisti; un altro ambito che è stato sottolineato più volte è stata la necessità di fare formazione anche al fine di consentire ai soci di essere efficaci se chiamati a difendere le ragioni della difesa della vita in eventuali discussioni e confronti.

Terminati i lavori di gruppo i lavoro dell’Assemblea sono proseguiti con l’illustrazione della Presidente Guarnieri dell’attività svolta dall’associazione nel 2019 e nei primi nove mesi del 2020, sia nell’ambito della relazione di aiuto alle madri in difficoltà che nell’ambito della promozione della cultura della vita.
Da ultimo la tesoriera Lorella Martinazzo ha illustrato il bilancio consuntivo 2019, con entrate per € 88,6mila circa, uscite per € 98,8mila circa, ed uno sbilancio di circa € 10,2mila, unitamente al bilancio preventivo 2020, con la previsione di entrate complessive per € 76,1mila, uscite per € 85,2 mila, ed uno sbilancio di circa € 9,1mila, con patrimonio complessivo previsto a fine 2020 di circa € 43,7mila; l’Assemblea ha approvato all’unanimità sia il bilancio consuntivo 2019 che il bilancio preventivo 2020.

Terminata l’Assemblea ci siamo lasciati consapevoli che le sfide che ci attendono come sostenitori del diritto alla Vita continuano ad essere difficili, di fronte ad una cultura dello scarto sempre più violenta e arrogante; allo stesso tempo tuttavia il confronto fra noi ci ha animato di una rinnovata fiducia che le ragioni della vita da ultimo si imporranno, se non altro come conseguenza necessaria del principio di realtà applicato alle dinamiche demografiche.

Gli argomenti sono molti e sta alla nostra personale sensibilità seguire i dibattiti di uno o l’altro tema. Ora il punto di partenza è quello di condividere e raccontarci i nostri valori per individuare modi con cui raggiungere gli obiettivi che ci siano posti facendo parte di UPV.

Ci siamo messi in cammino per rigenerarci!


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