Spettacolo teatrale "La vita è..." da tutto esaurito!

Tutto esaurito al teatro parrocchiale di S. Bona di Treviso per la prima di “La Vita è”, trasposizione sul palcoscenico del pluripremiato romanzo di Alice Franceschini, “Dimmi che mi hai voluto” che, per l’occasione, ha concesso una breve intervista proiettata a margine della serata.

Fedele alla trama, la regista Michela Cursi ha scelto di approfondire due delle storie vere romanzate raccolte nel libro e che restituiscono l’idea della varietà delle situazioni di disagio e di marginalità che, anche nelle nostre città possono verificarsi e che una maternità inattesa e la conseguente, combattuta, richiesta di aiuto può contribuire a svelare.

Tanto la riedizione teatrale quanto il libro rielaborano, infatti, vicende reali emerse grazie all’ascolto e al sostegno concreto dei volontari di Uniti per la Vita (presente in sala anche la volontaria che seguì le storie descritte): si va dalla giovane pakistana data in sposa e oggetto di umiliazioni e violenze che culminano nell’omicidio tentato a fronte della notizia dell’arrivo di un bambino non voluto da lui ma accettato e amato da lei come risposta a una domanda di senso per la propria vita calpestata nella dignità di donna, alla storia di una liceale italiana che si ritrova alle prese con gli interrogativi di una maternità frutto di una serata di eccessi e che coglie impreparata la sua famiglia più della stessa ragazza, uno smarrimento che li condurrà al totale abbandono della figlia proprio nel momento del bisogno.

Nel libro come sul palco, a fronte della più cruda solitudine, emerge un messaggio per chi legge e per chi guarda: “non sei sola”. Nelle vicende narrate sarà questa scoperta il punto di svolta per rialzarsi e ricominciare a vivere. Pregio della versione teatrale della Cursi, per la quale sono già in programma ulteriori rappresentazioni nel 2023, la scelta vincente di affidarsi ad un cast di giovani che restituiscono bene fisicità ai personaggi, loro coetanei, raccontati nel romanzo e aiutano lo spettatore ad annullare la distanza fra racconto e realtà. Il risultato è un inno alla vita, ma anche a un volontariato fatto di gratuità, formazione, cura che, caso per caso, forte dell’esperienza di centinaia di mamme aiutate, sa come intervenire e fare la differenza.

Davide Bellacicco


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