Dal messaggio di invito di Marina Casini, Presidente del Movimento per la Vita Italiano
"Un Viaggio nella Bellezza" è il titolo di questo 43° importante incontro ha già in sé il fascino di qualcosa di grande e porta una promessa di speranza, uno slancio di fiducia.
Con questo tema abbiamo voluto sottolineare, come ci ha insegnato Carlo Casini, «lo stupore gioioso che nasce dalla contemplazione del valore positivo della vita umana e scoprirne la forza trasformatrice che non ci chiude nella difensiva, ma fornisce le motivazioni del coraggio ed illumina di fiducia l’avvenire».
Per noi il Convegno nazionale è non solo un momento di ritrovo e comunione, ma anche l’occasione per far crescere un volontariato sempre più coinvolgente, costruttivo, propositivo ed efficace, capace di portare la cultura della vita nella società e, al tempo stesso, in grado di essere all’altezza delle sfide di questo nostro complesso tempo.
L’evocazione della bellezza non poteva non portare a Firenze, città dalle molte ricchezze culturali, artistiche e spirituali.
Firenze parla anche della bellezza della maternità: quante maternità sono raffigurate dai grandi artisti fiorentini! Come non ricordare il Santuario mariano della SS. Annunziata che esprime la devozione fiorentina per il momento in cui la Vita si è incarnata nel seno di Maria? E che dire dell’Ospedale degli Innocenti, destinato a raccogliere i figli di gravidanze indesiderate, amati egualmente dall’intera comunità civile, come dimostrano i putti robbiani iscritti nelle arcate brunelleschiane e divenuti simbolo della cultura posta a servizio della vita nascente?
A Firenze è nato il primo Centro di Aiuto alla Vita d’Italia nel 1975, visitato da San Giovanni Paolo II nel 1986; proprio all’Hotel Mediterraneo il 5 novembre 1977, giorno in cui Giorgio La Pira - tanto vicino al nascente Movimento per la Vita e continuo punto di riferimento per suo cammino fino ad oggi - nacque al Cielo, veniva lanciata la proposta di legge di iniziativa popolare “Accoglienza della vita umana e tutela sociale della maternità”, che voleva essere l’alternativa alla iniqua legge 194 allora in discussione; a Firenze si chiudeva al teatro Verdi, nel 1981, con la partecipazione di Santa Teresa di Calcutta, la campagna referendaria sull’aborto proprio il giorno dell’attentato a San Giovanni Paolo II e perciò trasformata in una veglia di preghiera; nel 1986 al palazzo dello Sport, in occasione della manifestazione “Firenze, Europa, cultura: prima di tutto la vita”, Madre Teresa insieme a Chiara Lubich sottoscrissero l’appello all’Europa; nel 2015 nel contesto del 5° convegno ecclesiale fu realizzata nel chiostro della SS. Annunziata una bella mostra “Uno di noi: il volto umano dell’embrione”.